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Ravenna riapre l’Aula Magna della Classense: una mostra celebra cinque secoli di storia libraria

Il patrimonio camaldolese torna visibile dopo il restauro. Esposti manoscritti dal X al XV secolo

RAVENNA — La biblioteca Classense inaugura giovedì 16 ottobre alle 17.30 un’esposizione che attraversa tre secoli di storia culturale ravennate, dalla Battaglia di Ravenna del 1512 alla soppressione napoleonica del 1798. La mostra La Libreria dei Camaldolesi a Ravenna. Dalla biblioteca monastica alla Classense celebra la riapertura dell’Aula Magna, riaperta al pubblico lo scorso aprile dopo un lungo intervento di restauro.

L’esposizione documenta il passaggio della biblioteca dell’abbazia di Classe dal sistema monastico a quello pubblico municipale, un processo che ha definito l’attuale configurazione dell’istituzione culturale ravennate. Il percorso espositivo si articola su due spazi: l’Aula Magna e il Corridoio Grande, ciascuno dedicato a fasi specifiche della storia della collezione.

I volumi della collezione Canneti

Nell’Aula Magna sono esposti alcuni dei volumi più significativi della collezione voluta nei primi decenni del Settecento dall’abate Pietro Canneti. Tra questi figura il cosiddetto Aristofane ravennate, manoscritto del X secolo, e la prima edizione della Naturalis historia di Plinio del 1469. La selezione include anche manoscritti donati all’abbazia nel secondo Settecento, tra cui un esemplare del Canzoniere e i Trionfi di Petrarca del XV secolo, che contiene un disegno attribuito a Sandro Botticelli.

«La mostra ci permette di ripercorrere la storia di questi luoghi e della costituzione dell’inestimabile patrimonio che la biblioteca Classense mette oggi a disposizione anche attraverso la propria Digital Library», ha dichiarato la direttrice Silvia Masi durante la presentazione dell’evento.

Dal monastero alla municipalizzazione

Il Corridoio Grande documenta la vita culturale del monastero prima e dopo l’opera dell’abate Canneti, figura considerata uno spartiacque nella storia della biblioteca. La narrazione espositiva ricostruisce il trasferimento in città della biblioteca dopo gli eventi bellici del 1512 e il suo sviluppo fino alla soppressione napoleonica, quando la collezione passò alla gestione comunale.

L’assessore alle Politiche culturali Fabio Sbaraglia ha sottolineato che «la biblioteca dei camaldolesi, nata per custodire e diffondere il sapere, è oggi simbolo di una visione che continua: quella di una cultura viva, accessibile e condivisa». L’amministrazione comunale ha definito la riapertura dell’Aula Magna come la restituzione di «uno spazio di straordinaria bellezza» al patrimonio cittadino.

L’Aula Magna tra le biblioteche barocche

L’Aula Magna della Classense è riconosciuta per le sue decorazioni e i cicli di dipinti che la collocano tra i gioielli delle biblioteche barocche italiane. Il restauro concluso ad aprile ha permesso il recupero di questo spazio, che torna ad essere accessibile dopo anni di chiusura. L’esposizione intende anche favorire la scoperta dei capolavori camaldolesi ancora presenti nel complesso monumentale.

Programmazione e accesso

La mostra rimarrà aperta fino al 17 gennaio 2026. L’Aula Magna osserva i seguenti orari: martedì-venerdì 11-13 e 15-18, sabato 10-13 e 15-18. Il Corridoio Grande è visitabile lunedì 14-19, martedì-sabato 9-19. Chiusure previste: domenica, 8 dicembre, 25-27 dicembre 2025, 1-5-6 gennaio 2026. Il 24 e 31 dicembre chiusura anticipata alle 13.

Il programma include visite guidate gratuite con le bibliotecarie curatrici nelle seguenti date: sabato 25 ottobre, 22 novembre, 20 dicembre, 3 e 17 gennaio alle 11; martedì 4 novembre e 9 dicembre alle 17. Prenotazione obbligatoria al numero 0544.482112 (lunedì 14-19, martedì-sabato 9-19).

Per le scuole e le famiglie con bambini dai 9 agli 11 anni è previsto il laboratorio “Copisti all’opera!”, dedicato alla scrittura antica con strumenti tradizionali come calamo, penna d’oca e pennino.

In occasione della Notte d’Oro del 18 ottobre, apertura straordinaria dalle 20 alle 23 con visite guidate alle 20.15 e alle 21.15, della durata di un’ora e trenta minuti ciascuna. Anche in questo caso è richiesta la prenotazione telefonica.

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