Il consigliere Spadoni contesta le scelte dell’amministrazione. L’ex ispettore Iosa: «Decisioni calate dall’alto»
RAVENNA — Il Consiglio comunale del 21 ottobre ha vissuto momenti di tensione a causa della riorganizzazione scolastica che prevede il trasferimento degli alunni dalle scuole Damiano e Mordani alla sede Novello. Il consigliere Gianfranco Spadoni (Lista per Ravenna – Lega – Popolo della Famiglia) ha duramente criticato la risposta dell’assessora all’Istruzione Francesca Pellizzeri, definendola «generica e autoreferenziale».
Spadoni: «Decisioni pasticciate e frettolose»
La questione era già stata sollevata da Spadoni con due question time (l’11 e il 15 ottobre), nei quali il consigliere aveva denunciato la mancanza di un coinvolgimento reale delle scuole e del Consiglio comunale nelle decisioni. Secondo Spadoni, le modalità con cui l’amministrazione ha gestito la riorganizzazione sarebbero state «pasticciate e frettolose», adottate «senza un’adeguata concertazione con gli istituti interessati e con le famiglie». «I consiglieri entreranno nel merito grazie all’esclusiva richiesta da noi sostenuta ai sensi del Regolamento comunale», ha dichiarato Spadoni, sottolineando che «i pochi minuti dei question time non permettono un confronto vero».
Il consigliere ha annunciato che la discussione sarà approfondita in una prossima sede istituzionale, per garantire un dibattito più ampio e partecipato.
L’esperto Raffaele Iosa: «La scuola Novello non è adatta ai bambini delle elementari»
Sulla vicenda è intervenuto anche Raffaele Iosa, ex ispettore scolastico ed esperto di organizzazione didattica, che ha espresso forti perplessità sul trasferimento. «Il trasferimento alla Novello non ha senso: quell’istituto non è pensato per i bambini delle elementari», ha dichiarato Iosa.
«Decisioni così delicate vanno preparate con cura, coinvolgendo famiglie, insegnanti e consigli d’istituto».
Iosa ha ricordato come, quindici anni fa, le riorganizzazioni scolastiche a Ravenna fossero precedute da incontri pubblici e momenti di ascolto: «Allora andavamo nei paesi a parlare con i genitori. C’era partecipazione, c’era ascolto. Oggi invece tutto cala dall’alto, ed è un peccato».
Spadoni: «Mi riconosco pienamente nelle parole di Iosa»
Spadoni ha definito la risposta dell’assessora «interlocutoria», ribadendo la sua piena adesione alle osservazioni espresse da Iosa. «L’ex ispettore ha parlato come esperto, non come esponente politico», ha precisato, ricordando che Iosa è stato anche segretario della sezione Pd “D’Attorre”, ma che il suo intervento va interpretato «in chiave tecnica e non politica».
Governance e partecipazione: un tema aperto per la scuola ravennate
La vicenda apre un dibattito più ampio sulla governance delle politiche scolastiche e sul ruolo del Consiglio comunale nelle decisioni che riguardano la rete educativa cittadina. Secondo Spadoni, il confronto con esperti e comunità scolastica è essenziale per evitare errori di programmazione e per garantire un sistema realmente partecipato. «Non ci può essere miglior sintesi di quella dell’ex dirigente scolastico, nella quale mi riconosco appieno», ha concluso il consigliere.



